Il galateo a tavola parte 1
IL bon ton
Lo so’ é un po che non ci sentiamo , ma la stanchezza della ristrutturazione di casa si sente , siamo quasi alla fine , i risultati si vedono e sono molto contenta delle scelte fatte . Senza bisogno di architetti con strane idee , solo seguendo il proprio gusto , non accontentandosi e perseverando nelle intuizioni senza farsi scoraggiare dai problemi della realizzazione , ho realizzato le cose che avevo sempre immaginato e mi piacciono , mi piacciono proprio tanto .
Anche se ultimamente mescolo molto di più lo stucco in polvere che la farina e apparecchio il tavolo con cacciaviti e trapano , vorrei parlarvi del galateo a tavola .
Non lo userete molto ma é sempre attuale e comodo conoscere le regole e a volte fare la differenza .
Ci sono anche alcune posizioni di base che disposte sul tavolo non vanno sbagliate
Oggi comincio una rubrica sul galateo a tavola che vi dira’ come muovervi , non sono consigli da attuare tutti in una volta , molto sicuramente dipende dalla situazione , ma é sempre meglio sapere le cose .
La tavola e i piatti
Una tavola ben apparecchiata e' indice di raffinatezza e di buona educazione e dimostra inoltre, l'attenzione e la cura che i padroni di casa hanno verso gli ospiti.
La tavola deve essere grande abbastanza, in modo che i commensali siano a proprio agio. Ma non deve neppure essere troppo grande, con distanze eccessive tra un invitato e l'altro, perche' questo potrebbe raffreddare la conversazione. Prima di mettere la tovaglia bisognerebbe coprire il tavolo con un mollettone per proteggerlo dal calore e per attutire il rumore di piatti e bicchieri. La tovaglia può essere di lino, di cotone, a disegni o in tinta unita, come si preferisce: l'importante e' che sia adatta per il genere di ricevimento, più o meno elegante, e che si accordi con i piatti.
Per abbellire la tavola un centrotavola sarà di sicuro effetto.
Le composizioni di fiori o di frutta disposti artisticamente vanno bene su qualsiasi tavola, mentre per una serata particolarmente romantica e raffinata una coppia di candelieri e' l'ideale. Nella scelta del centrotavola occorre fare attenzione ad alcuni particolari: le composizioni devono essere basse e poco ingombranti per non ostacolare i movimenti e non impedire la vista ai commensali, e i candelabri devono essere alti, in modo che la fiamma ondeggiante non sia allo stesso livello degli occhi.
I piatti, posati su sottopiatti o direttamente sulla tovaglia, si dispongono ad uguale distanza l'uno dall'altro. Se sono decorati con disegni, fregi, stemmi, questi devono essere rivolti verso il bordo del tavolo, in modo che la persona seduta possa vederli nella loro corretta posizione.
Si possono apparecchiare fino a tre piatti insieme, per l'antipasto, il primo e il secondo. Gli altri saranno a portata di mano su un tavolino o su un carrello.
Ovviamente il numero di piatti necessari varia a seconda delle portate del menu e lo stesso vale per le posate che saranno argomento del prossimo post
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